Elisa Callejera

Elisa Callejera
dove i Sogni ... diventano realtà

venerdì 27 marzo 2015

*PALERMO* - Unicità e tradizione


L'arrivo a palermo è sempre unico e variopinto, dai carretti che portano in giro i turisti, alla musica a tutto volume di auto e motorini che spesso ti sfrecciano accanto e ti rendeno sordo, al quartiere di Via Maqueda che offre stoffe e colori d'oriente, alla Vucciria, al mercatino dell'antiquariato della domenica mattina di Piazza Marina, al buonissimo pane e panelle.
Vicino  alla stazione ci si scontra con il famosissimo mercato di Ballaro', un vortice  di profumi inebrianti e venditori di pesce simpaticissimi.. una tappa unica e fondamentale!

Foto: internet

Sbarchiamo in questa meravigliosa città per scoprire Cuticchio e il suo spettacolo di Pupi siciliani!

L'opera dei Pupi è un tipo di teatro delle marionette, i cui protagonisti sono carlo Magno e i suoi paladini. Le gesta di questi personaggi sono trattate attraverso la rielaborazione del materiale contenuto nei romanzi e nei poemi del ciclo carolingio. Le marionette sono appunto dette Pipi (dal latino "pupus" che significa bambino). L'opera è tipica della tradizione siciliana dei cuntastori (da non confondere con i "cantastorie" che narravano fatti di cronaca.

Fonte: Wikipedia

Per poi visitare il museo delle marionette di Palermo!  Curato bene e molto interessante!
Il giardino Garibaldi ospita uno dei piu' vecchi e grandi ficus d'Italia, con un'altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.
Un giardino che offre un angolo di paradiso all'interno della città!
I monumenti (quasi ad ogni angolo) sono carichi di storia, ogni volta rimango affascinata dal teatro Massimo, il piu' grande edificio teatrale lirico d'Italia!
Se vai a Palermo non puoi non provare pane e panelle!

La panella, è una frittella di farina di ceci, tipico cibo da strada della cucina palermitana. Oltre alle "panelle" la cucina palermitana vanta altri tipi di cibo da strada tanto da essere inserita nella top ten mondiale per la produzione di cibo da strada.
Le panelle in passato solitamente si mangiavano soprattutto in mezzo alle Mafalde - forme di pane di circa 200 grammi con la crosta ricoperta di semi di sesamo (a Palermo detto "cimino") - o in mezzo a panini rotondi di pasta non lievitata chiamati in palermitano antico "cacciotti"; adesso, nelle ormai poche friggitorie rimaste a Palermo, esse vengono servite in panini oblunghi, ricoperti di sesamo chiamati "semprefreschi". Le panelle sono spesso consumate assieme ai "cazzilli" (crocchette di patate con prezzemolo) o con altre specialità fritte in pastella, e condite a piacere con sale e limone.
Le panelle rappresentano il caratteristico spuntino del palermitano infatti si possono acquistare in moltissimi luoghi della città, in particolare nelle “friggitorie", anche ambulanti, presenti sulle strade di grande traffico, nei quartieri popolari o residenziali, nei quartieri nuovi, nel centro storico.

Fonte: wikipedia
INGREDIENTI PER LE PANELLE
500 grammi di farina di ceci
1,5 litri circa di acqua
Sale e pepe q.b
Un ciuffo di prezzemolo tritato
Olio di semi per friggere

PREPARAZIONE
Far sciogliere, a freddo, la farina di ceci nell’acqua,con il sale e il pepe, facendo molta attenzione che non si formino grumi. Cuocere a fuoco basso, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno (bisogna fare attenzione a non farla attaccare al fondo della pentola), fin quando otterremo una crema piuttosto morbida ma ben compatta. Prima di fine cottura, continuando a mescolare, aggiungere il prezzemolo tritato. A questo punto spalmare l’impasto ottenuto su delle apposite formine di legno. Io lo spalmo, ad uno spessore di 2-3 mm., su dei piatti piani (vanno bene anche piattini da caffè). Fare raffreddare e, se abbiamo usato i piati piani, tagliarle in quattro. Scollare le panelle molto delicatamente dai piatti, adagiarle in un altro piatto (si possono anche sovrapporre) e friggerle (possibilmente in friggitrice) in abbondante olio bollente. In pochi minuti saranno imbiondite e le metteremo su carta assorbente da cucina. Vanno mangiate calde con appositi panini (“mafalde”, “mafaldine”, ecc.), ma in mancanza va bene qualsiasi pane bianco.
lungomare palermitano


Queste, alcune meraviglie. Insomma, una città variopinta che vale davvero la pena visitare!!!

Con Amore, sempre.

Elisa Callejera